Ieri abbiamo avuto il bellissimo incontro di chi è in cammino: il tema era sul percorso interiore nella psicosintesi transpersonale. Come sempre nella splendida cornice di Ciaramiti (in Calabria, a 4 km da Tropea). Musica classica, meditazione, riflessioni personali annotate sul proprio quaderno, condivisione a gruppi di due e poi nel cerchio grande; soli nella natura e ispirazioni che nascono dal contatto con la natura; esercitazioni di disidentificazione da se e identificazione con la propria parte spirituale interiore, esercitazioni nell’abilità di soddisfare i propri bisogni con l’apporto di energia spirituale; mangiare insieme vegetariano; godersi il sole, la natura; la gioia di sentirsi in un gruppo protetto; il coraggio di mostrarsi come siamo veramente, il supporto del gruppo che crea un contenitore di fiducia e di protezione. La passione di ciò che faccio, il sentirmi profondamente viva; viva e piena di gratitudine per ciò che accade. Grazie o Eterno. È stato bellissimo! E grazie a tutti voi che avete partecipato con gioia!
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Resoconto fotografico incontro percorso interiore
Pubblicato da Elena Franzini in 13 aprile 2014
https://aurasostenibile.wordpress.com/2014/04/13/resoconto-fotografico-incontro-percorso-interiore/
Creiamo spazi di coraggio, fiducia, apertura e di apprendimento nella natura
Perchè facciamo tutto questo? Ecco quello che ho scritto oggi nella nostra prima newsletter ufficiale:
Siamo impegnati a fare crescere quella nuova consapevolezza nelle persone e nella collettività che può creare un positivo futuro sostenibile. Siamo specializzati nella trasformazione personale e sociale culturale. Ci siamo impegnati ad aiutare le persone e la comunità a vedere e sperimentare le cose da quel livello che sta oltre tutte le separazioni, divisioni e frammentazioni, il livello del “tutto”, e impariamo insieme ad agire dal Tutto, con Amore. Creiamo spazi di coraggio e di fiducia e spazi di apprendimento nella natura per chi è in cammino e si sente agente di cambiamento.
Ecco, questo è importante: creare spazi di coraggio e fiducia. Perchè abbiamo tutti bisogno di coraggio e di fiducia per fare il proprio passo nella nuova consapevolezza ed agire da questa nuova consapevolezza.
Ho poi aggiunto un’altra cosa: Proseguono i nostri incontri di ispirazione e condivisione esperienziale per chi è in cammino. Vogliamo dare coraggio a chi si sente agente di cambiamento, creando uno spazio di fiducia e di apertura per le proprie riflessioni personali e offrendo uno spazio di apprendimento nella natura. E’ come sempre un incontro esperienziale dove puoi essere con te stessa/te stesso e riflettere sul tuo percorso interiore e come agisci nella tua vita.
La natura è parte integrante dell’incontro perchè sappiamo per esperienza l’aiuto che può dare la natura come ispirazione per la vita e per ricaricare le proprie batterie quando ce ne è bisogno.
Spazi di coraggio, spazi di fiducia, spazi di apprendimento nella natura: sono queste le parole chiave. E tutto questo per chi? Per coloro che sono in cammino e che si sentono agenti di cambiamento. Che le nostre anime possano essere sempre con noi. Quando siamo soli e quando siamo in relazione con gli altri… e quando lavoriamo. Perchè il lavoro per me è qualche cosa di sacro…
Pubblicato da Elena Franzini in 26 marzo 2014
https://aurasostenibile.wordpress.com/2014/03/26/creiamo-spazi-di-coraggio-fiducia-apertura-e-di-apprendimento-nella-natura/
Prossimo incontro: il percorso interiore nella psicosintesi transpersonale
Ti invitiamo al nostro prossimo incontro a Ciaramiti “il percorso interiore nella psicosintesi transpersonale”. E’ come sempre un incontro esperienziale dove puoi essere con te stessa, te stesso e approfondire il tuo percorso interiore. Siamo nella splendida cornice di Ciaramiti, a 4 km da Tropea, in un posto magico, immerso nella natura. La facilitatrice è Elena Franzini, senior trainer di psicosintesi.
Chiama 349-1963178!
Questi sono i temi:
– Il passaggio da fuori a dentro
– Riflessioni e ispirazioni “solo in natura”
– Il movimento interiore verticale
– Entrare nel tuo spazio sacro
– Esercizi personali di identificazione e disidentificazione
– L’apporto di energia spirituale alla realtà di tutti i giorni.
L’incontro è riservato a massimo 12 partecipanti. Dalle 10.00 alle 19.00, quota di partecipazione: 80,00 Euro (pranzo incluso)
Chiama 349-1963178!
Se vuoi approfondire il tema guarda la presentazione su SlideShare che ho fatto e che è già stata vista più di 8000 (!) volte. E’ il materiale didattico che avevo dato ai partecipanti del corso di counselling psicosintetico triennale a Milano nel mio seminario anni fa.
Percorso interiore per il Counsellor Socio-Aziendale from franzini
Chiama 349-1963178!
Pubblicato da Elena Franzini in 24 marzo 2014
https://aurasostenibile.wordpress.com/2014/03/24/prossimo-incontro-il-percorso-interiore-della-psicosintesi-transpersonale/
Essere se stessi: visual recording dell’incontro di Ciaramiti
Essere se stessi: questo è il tema emerso nel nostro incontro di condivisione e ispirazione per chi è in cammino di qualche giorno fa a Ciaramiti (Tropea, Calabria). I temi emergono di volta in volta da soli nel gruppo. Questi incontri creano lo spazio per conversazioni significative (in inglese si dice “conversations that matter”). Pratichiamo l’Art of Hosting, l’arte di ospitare conversazioni significative.
guardate la registrazione visuale (visual recording come si dice in inglese o visual graphic).
Pubblicato da Elena Franzini in 13 novembre 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/11/13/essere-se-stessi-visual-recording-dellincontro-di-ciaramiti/
Palloncini, mongolfiera e pensiero sistemico
Ho trovato un bellissimo sito internet sul pensiero sistemico spiegato in modo molto semplice per le scuole. http://www.watersfoundation.org/
da lì ho preso l’ispirazione di creare questo piccolo video sul pensiero sistemico spiegato con l’esempio dei palloncini e della mongolfiera. Per me è stato qualcosa di illuminante.
Guarda il video:
Facciamo l’esempio che tu abbia un palloncino, un bel palloncino colorato che tieni in mano. Questi sono i tuoi pensieri, le tue convinzioni, il tuo modo di essere e qualsiasi altra cosa che pensi che ti appartenga e che fa di te quello che sei, la tua autostima, il tuo valore. Bene, mettici tutto quello che vuoi dentro questo palloncino. Questo palloncino sei tu. E ora tu pensi che solo il tuo palloncino valga, che solo il tuo palloncino è quello giusto, quello che pensi è “il giusto”, è “la verità”; solo tu hai ragione. Gli altri – certo perchè in questa storia ci sono anche gli altri – hanno invece torto. Quello che pensano gli altri, quello che pensa un altro se non è come quello che pensi tu, anche il suo comportamento se non è come tu pensi che debba essere il suo comportamento, è sbagliato. Ecco, questo vuole dire avere un palloncino e non avere la minima idea della dimensione sistemica dell’esistenza. Quindi per arrivare a pensare in modo sistemico, ancora ce ne vuole! Questo è lo “stato di un palloncino”.
Poi, man mano che cresci e che maturi interiormente, ti rendi conto che in fondo anche l’altro ha diritto di esistenza (!), che in fondo quello che pensa, anche se non pensa come te, lui lo può pensare, “in fondo siamo persone diverse”. E lo rispetti. Rispetti il suo palloncino di colore diverso. Lo accetti. Sei persino incuriosito e cerchi di capire il suo modo di vedere le cose (diverso dal tuo), cerchi di capire quello che pensa, come pensa e perchè pensa così. Insomma, siamo arrivati allo “stato dei due palloncini”. A questo livello ti stai avvicinando al pensiero sistemico, ma ancora non ci sei. Il pensiero sistemico non è sapere e/o rispettare che un altro abbia un pensiero dal tuo e delle convinzioni diverse dalle tue.
Il prossimo step (il prossimo passo) è rendersi conto che ci sono tanti, tantissimi altri palloncini. Non solo il tuo e il suo, ma tantissimi altri. Ci sono tantissime altre persone, tutte con un loro pensiero, tutte con le loro convinzioni, tutte con le loro passioni, con il loro cuore, e sono ben diverse da te. Questo è lo “stadio dei tanti palloncini”. Inizi a capire che siamo un tutt’uno, che siamo una totalità, anche se non hai ancora capito bene come funziona bene tutta questa cosa. Però praticamente ci sei, sei “approdato al pensiero sistemico”. Ma non è finita così, non finisce qui.
A un certo punto accade qualche cosa di sorprendente, qualche cosa di fantastico, di meraviglioso! Appare una mongolfiera! Una mongolfiera fatta da tutti questi palloncini. Una mongolfiera che va! Ecco, qui sei proprio dentro al livello sistemico, cioè percepisci il livello sistemico della vita, della tua vita, di noi comunità qui sulla terra. Gli americani qui in questo stadio, lo “stadio della mongolfiera” direbbero “wow”.
Nel sito citato della Waters Foundation le frasi in inglese che descrivono i diversi stadi sono le seguenti:
1. Stadio di un palloncino: “Keep working at it” (continua a lavorarci)
2. Stadio di due palloncini: “You’re getting close” (ti stai avvicinando)
3. Stadio di tanti palloncini: “You’ve got it!” (ce l’hai fatta, hai capito!)
e l’ultimo stadio 4. lo stadio della mongolfiera: “Wow!” (uau, espressione di bellissima sorpresa)
Vorrei aggiungere una cosa riguardo lo stadio della mongolfiera, quando appare una mongolfiera: la mongolfiera ha delle capacità che i diversi palloncini messi vicini gli uni agli altri (lo stadio della frammentazione, lo stadio delle singole parti) non hanno. La mongolfiera ha delle NUOVE capacità, rispetto alle singole parti. Questo è per me è molto importante capire questo e riuscire a percepire questo.
Tutto questo discorso è importante perchè l’elemento su cui fare leva per un cambiamento di una situazione si trova a livello sistemico, e non nel livello delle cose viste separate le une dalle altre.
Pubblicato da Elena Franzini in 5 novembre 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/11/05/palloncini-mongolfiera-e-pensiero-sistemico/
Video Frammentazione: la consapevolezza che separa
Ho fatto un piccolo video sulla “frammentazione“, quando il nostro livello di consapevolezza ci fa vedere e vivere le cose che viviamo come se fossero separate tra loro.
http://www.youtube.com/watch?v=ogpetZ7AyCU
Potrei dire in fondo che quando vediamo le cose frammentate, non in relazione l’una con l’altra, siamo al livello zero del pensiero sistemico.
Pubblicato da Elena Franzini in 3 novembre 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/11/03/video-frammentazione-la-consapevolezza-che-separa/
Matrice dell’evoluzione economica di Otto Scharmer (1)
Proseguiamo e approfondiamo il discorso sulla società 4.0 di Otto Scharmer in relazione al grado di consapevolezza a livello collettivo. Otto Scharmer ha creato una matrice per descrivere la possibile evoluzione dell’economia a seconda dello stadio di consapevolezza.
Vi sono rappresentate due coordinate. Nella coordinata verticale ci sono i diversi stadi di consapevolezza e nella coordinata orizzontale sono rappresentati i differenti fattori della funzione economica: 1. I fattori di produzione da un lato, come la natura, il lavoro, il capitale, la leadership e la tecnologia; 2. I fattori di consumo, non solo dal punto di vista individuale e collettivo, ma anche tutto il consumo da parte di tutte le istituzioni e organizzazioni; 3. Il coordinamento, cioè la regolamentazione, come la governance e il governo, e infine 4. Il fattore della proprietà.
A seconda dello stadio di consapevolezza il rapporto con questi fattori e il loro utilizzo cambia.
Vediamo per esempio come cambia il rapporto con la natura a seconda del grado di consapevolezza.
Nel primo stadio di consapevolezza, 0.0, della communità, la natura viene vista come “madre natura”.
Dopo, nello stadio successivo di consapevolezza che Scharmer chiama teocentrico, 1.0, la natura viene considerata una risorsa. Nello stadio 2.0 di consapevolezza, quello del mercato libero, del “laisser faire”, che Otto Scharmer chiama consapevolezza egocentrica, il rapporto con la natura cambia ancora, e da risorsa essa diventa una merce (una commmodity).
Il successivo stadio di consapevolezza è quello del mercato regolamentato, dove i diversi gruppi di interesse sono al centro; è lo stadio 3.0, la nostra attuale situazione. Otto Scharmer chiama questo stadio la consapevolezza non più egocentrica, ma “gruppi di interesse-centrica”. Qui la natura viene considerata una merce regolamentata.
Lo stadio successivo è quello del 4.0, quello verso cui evolviamo, il nostro prossimo passo come società, come consapevolezza collettiva: Otto Scharmer chiama questa consapevolezza, la consapevolezza co-creativa; è una consapevolezza distribuita, diretta, dialogica, Qui la natura viene considerata un bene comune. Per esempio l’aria come bene comune, i mari, i paesaggi e così via.
Pubblicato da Elena Franzini in 10 luglio 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/07/10/matrice-dellevoluzione-economica-di-otto-scharmer-1/
Tu con te stesso: il tuo spazio di ricerca come leader consapevole
Gli incontri di Leader Consapevole hanno bisogno di un tuo spazio di ricerca personale. Lo so benissimo, sia per esperienza a livello personale che nel mio lavoro con i gruppi. Per facilitarti – e facilitare tutti noi che stiamo già percorrendo il nostro sentiero interiore – a seguire la tua strada e per sostenerti in questo tuo (mio, nostro) bisogno di crearti questo spazio di ricerca abbiamo ideato gli incontri “Tu con te stesso: il tuo spazio di ricerca come leader consapevole“.
E così proseguono i nostri incontri. Si sta formando un piccolo gruppo e questo è molto bello. In Calabria, nelle nostre aree, questo tipo di incontri è molto difficile, c’è tanta diffidenza!
Ti ricordo che la ricerca è sempre personale e nessuno può farla per te o al tuo posto, ma l’essere in un gruppo ti aiuta moltissimo: perchè crea il contesto giusto affinchè tu possa davvero prenderti il tempo e lo spazio per la tua ricerca personale.
“Ahi, ahi, ahi, essere in un gruppo? No grazie!” Quante persone lo dicono e forse lo dici anche tu. Ma c’è la possibilità di creare un gruppo “protetto” dove puoi provare ad abbandonare la tua paura e la tua diffidenza nei confronti degli altri, soprattutto se ti rendi conto che siamo tutti sulla stessa barca. E ti assicuro, quello che scoprirai, sono delle esperienze fantastiche, che ti arricchiscono incredibilmente e ti danno tanta forza per proseguire nella tua strada, la TUA, non quella di un altro.
Quante volte hai voglia di ritirarti, di prenderti il tempo per guardarti dentro, per capire tutto quello che ti sta accadendo, per ritrovare quel luogo di silenzio dentro di te per ritrovare un tuo giusto modo di essere e di agire?
Bene: questi incontri di Tu con Te Stesso ti aiutano in questo. E’ chiaro che ci vuole CORAGGIO per guardare le proprie emozioni, e farlo IN GRUPPO; ci vuole CORAGGIO per accogliere la propria vulnerabilità e mostrarla anche agli altri. Ci vuole CORAGGIO per mostrarci come siamo davvero, in modo autentico, agli altri.
E anche se io penso che sia fondamentale essere autentici, sempre, in ogni occasione, è bene imparare a farlo in piccoli passi, in un gruppo ristretto, in un gruppo protetto, dove siamo tutti nella stessa barca, dove abbiamo tutti un pò paura di mostrarci nella nostra fragilità, nella nostra vulnerabilità, non solo di fronte agli altri, ma anche e soprattutto di fronte a noi stessi. E’ l’intimità con noi stessi che cerchiamo. E possiamo coltivare quest’intimità con noi stessi. Come coltivare una pianta o un fiore prezioso nel nostro giardino.
Partecipa ai nostri incontri! Vuoi iscriverti ora? Clicca qui.
Tu con te stesso: il tuo spazio di ricerca come leader consapevole
- Le tue emozioni
- Come ti senti?
- Riconosci validità alle tue emozioni
- Coltiva l’intimità con te stesso
- Impara la lingua dei tuo stati interiori
Vuoi iscriverti ora? Clicca qui.
Pubblicato da Elena Franzini in 1 giugno 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/06/01/tu-con-te-stesso-il-tuo-spazio-di-ricerca-come-leader-consapevole/
Come pensi? Credi che l’altro sia ok?
Proseguiamo la nostra riflessione su come pensiamo e sull’esplorazione dei nostri modelli mentali. Ricordiamoci che il secondo incontro di Leader Consapevole ha il focus sui pensieri e sui modelli mentali.
Abbiamo già visto in un post precedente che i modelli mentali sono delle lenti colorate invisibili attraverso cui guardiamo il mondo e che chiaramente influenzano il nostro comportamento e il nostro modo di agire.
I modelli mentali più frequenti sono due e sono l’uno opposto all’altro.
Il primo modello mentale è “Io sono ok, tu sei ok“;
il secondo modello mentale è “Io sono ok… e tu no!“.
Fred Kofman (Business Consapevole) dice che il modello mentale del io sono ok e tu sei ok è un modello di mutuo apprendimento, mentre il secondo, il io sono ok… e tu no!, è un modello di controllo unilaterale.
Perchè è così importante esplorare il proprio modello mentale? Perchè dal modello mentale io poi agisco.
E se penso che tu non sia ok, io cercherò di controllarti, mi metterò in difesa (perchè mi devo difendere da te che mi potresti attaccare personalmente se non la pensi come me e se non vedi le cose come me). Mi comporterò da “controllore”, dice Fred Kofman.
Invece il modello del io sono ok e tu sei ok ha delle conseguenze totalmente diverse: nel pensare – ed essere convinto – che tu sia ok, mi metto in una posizione di apertura nei tuoi confronti. Se io sono ok (e questo vuole dire che ho una certa autostima) e anche tu sei ok, non è necessario che io combatta contro di te per dimostrare che detengo l’unica verità. A questo punto posso cominciare a lavorare per integrare il tuo punto di vista. Per questo Kofman parla di “mutuo” apprendimento.
Egli spiega (pag. 214): “Il modello di mutuo apprendimento si basa su tre assunti:
1. “La mia razionalità è limitata”: “i miei modelli mentali condizionano le mie percezioni e le mie interpretazioni. Il mio punto di vista è sempre parziale, pertanto non posso avere alcuna certezza su come siano le cose o su come dovrebbero essere in futuro. Le mie convinzioni sono solo delle ipotesi che possono essere sempre contraddette” .
2. il secondo assunto è che “le prospettive sono complementari“. “Poichè gli altri posseggono differenti modelli mentali, potranno vedere le cose in maniera differente dalla mia. Sulla base di ciò, potranno fornirmi dei dati che miglioreranno il mio punto di vista”.
3. il terzo assunto è: “gli errori sono opportunità per imparare“. “Un difetto può essere una grande fortuna. Un errore può essere quindi l’opportunità di esaminare e migliorare il processo che l’ha creato”.
E ora ti pongo la domanda: da quale modello mentale agisci? Osserva una situazione che ti sta a cuore oppure semplicemente osserva una situazione che stai vivendo con un’altra o più persone, non importa quale.
E chiediti: “Che cosa penso dell’altro?” Penso che abbia ragione? Che abbia torto? Ti metti in posizione difensiva? Senti che ti devi difendere da qualche cosa? Ritieni che lui/lei (l’altro) sia “ok”???
Prova ora ad immaginare come sarebbe la situazione se tu agissi dal modello mentale opposto. Cambierebbe qualcosa? Cosa cambierebbe? Ma in un primo momento non è necessario fare questo passo, vedere come sarebbe se lui/lei fosse ok. E’ molto più importante diventare consapevole di come penso. Questo è il primo passo. Penso che lui/lei sia ok o non ok?
Questo è un passo fondamentale per il leader consapevole. Non devo sempre cambiare le cose. Nei nostri incontri noi vogliamo arrivare a percepire come pensiamo.
Pubblicato da Elena Franzini in 29 Maggio 2012
https://aurasostenibile.wordpress.com/2012/05/29/i-due-modelli-mentali-piu-frequenti-io-sono-ok-tu-sei-ok-e-io-sono-ok-e-tu-no/