Come pensi? Credi che l’altro sia ok?

io sono ok, tu sei okProseguiamo la nostra riflessione su come pensiamo e sull’esplorazione dei nostri modelli mentali. Ricordiamoci che il secondo incontro di Leader Consapevole ha il focus sui pensieri e sui modelli mentali.

Abbiamo già visto in un post precedente che i modelli mentali sono delle lenti colorate invisibili attraverso cui guardiamo il mondo e che chiaramente influenzano il nostro comportamento e il nostro modo di agire.

I modelli mentali più frequenti sono due e sono l’uno opposto all’altro.

Il primo modello mentale è “Io sono ok, tu sei ok“;

il secondo modello mentale è “Io sono ok… e tu no!“.

Fred Kofman (Business Consapevole) dice che il modello mentale del io sono ok e tu sei ok è un modello di mutuo apprendimento, mentre il secondo, il io sono ok… e tu no!, è un modello di controllo unilaterale.

Perchè è così importante esplorare il proprio modello mentale? Perchè dal modello mentale io poi agisco.

tu non sei okE se penso che tu non sia ok, io cercherò di controllarti, mi metterò in difesa (perchè mi devo difendere da te che mi potresti attaccare personalmente se non la pensi come me e se non vedi le cose come me). Mi comporterò da “controllore”, dice Fred Kofman.

Invece il modello del io sono ok e tu sei ok ha delle conseguenze  totalmente diverse: nel pensare – ed essere convinto – che tu sia ok, mi metto in una posizione di apertura nei tuoi confronti. Se io sono ok (e questo vuole dire che ho una certa autostima) e anche tu sei ok, non è necessario che io combatta contro di te per dimostrare che detengo l’unica verità. A questo punto posso cominciare a lavorare per integrare il tuo punto di vista. Per questo Kofman parla di “mutuo” apprendimento.

Egli spiega (pag. 214): “Il modello di mutuo apprendimento si basa su tre assunti:

1. “La mia razionalità è limitata”: “i miei modelli mentali condizionano le mie percezioni e le mie interpretazioni. Il mio punto di vista è sempre parziale, pertanto non posso avere alcuna certezza su come siano le cose o su come dovrebbero essere in futuro. Le mie convinzioni sono solo delle ipotesi che possono essere sempre contraddette” .

2. il secondo assunto è che “le prospettive sono complementari“. “Poichè gli altri posseggono differenti modelli mentali, potranno vedere le cose in maniera differente dalla mia. Sulla base di ciò, potranno fornirmi dei dati che miglioreranno il mio punto di vista”.

3. il terzo assunto è: “gli errori sono opportunità per imparare“. “Un difetto può essere una grande fortuna. Un errore può essere quindi l’opportunità di esaminare e migliorare il processo che l’ha creato”.

E ora ti pongo la domanda: da quale modello mentale agisci? Osserva una situazione che ti sta a cuore oppure semplicemente osserva una situazione che stai vivendo con un’altra o più persone, non importa quale.

E chiediti: “Che cosa penso dell’altro?” Penso che abbia ragione? Che abbia torto? Ti metti in posizione difensiva? Senti che ti devi difendere da qualche cosa? Ritieni che lui/lei (l’altro) sia “ok”???

Prova ora ad immaginare come sarebbe la situazione se tu agissi dal modello mentale opposto. Cambierebbe qualcosa? Cosa cambierebbe? Ma in un primo momento non è necessario fare questo passo, vedere come sarebbe se lui/lei fosse ok. E’ molto più importante diventare consapevole di come penso. Questo è il primo passo. Penso che lui/lei sia ok o non ok?

Questo è un passo fondamentale per il leader consapevole. Non devo sempre cambiare le cose. Nei nostri incontri noi vogliamo arrivare a percepire come pensiamo.

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Come pensi? Cosa pensi? I tuoi modelli mentali. Secondo incontro di Leader Consapevole a Tropea

Come pensi? Cosa pensi? I tuoi modelli mentali - Secondo incontro di Leader Consapevole a Tropea

Fred Kofman, nel suo libro Business Consapevole paragona i modelli mentali a lenti colorate. I tuoi modelli mentali sono quindi lenti colorate attraverso cui tu guardi il mondo. Ma queste lenti colorate sono invisibili, perchè i tuoi modelli mentali sono invisibili. “Ciò implica che se ci togliamo gli occhiali e li guardiamo, potremo vedere qual è il colore della nostra percezione” prosegue Fred Kofman.”La distanza ci dona la giusta prospettiva e ci mette in grado di decidere se continuare o no a indossare occhiali colorati”.

“Gli schemi mentali possono funzionare come occhiali, ma assomigliano più agli occhi e non possiamo quindi privarcene senza soffrire un grave trauma. Il nostro modo di vedere il mondo è così connaturato in noi che non riusciamo a concepire l’esistenza di qualcosa di diverso perchè per noi questa è l’unica realtà possibile”
“Una delle caratteristiche principali dell’arroganza dell’essere sta nel fatto che non si riesce a distinguere la propria identità dalle proprie emozioni. In pratica ci identifichiamo totalmente con i nostri pensieri e di conseguenza, quando qualcuno mostra opinioni diverse dalle nostre, è come se non ci accettasse come persona. Come risultato, chiunque sfidi le nostre idee, è come se sfidasse la nostra immagine e autostima”. (Fred Kofman, Business Consapevole, pag. 218)

Una reazione automatica nella società di oggi è di re-agire ai problemi: perchè è necessario invece rallentare e “presence”

Questo video parla del processo U: Una reazione automatica nella società di oggi è di re-agire e di saltare subito all’azione non appena vediamo un problema. Il guaio è, quando facciamo così, che spesso ci stiamo occupando non con il reale problema, ma semplicemente con i sintomi, e, come conseguenza, rendiamo le cose molto peggio di quanto non siano già. Ravi Tangri (della comunità di Art of Hosting Meaningful Conversations, nel Leadership180.net) spiega il bisogno di rallentare, di “slow down” la nostra risposta, in modo da potere percepire (“to sense” in inglese) la completa portata della situazione e di “pre-sense”, “pre-percepire” potremmo dire in italiano, percepire anticipatamente quale azione dobbiamo veramente fare così da potere agire in modo saggio invece di agire semplicemente reagendo.
Da “The Art of Hosting Meaningful conversations”. Il video è in inglese.

http://www.vimeo.com/11443502

Our knee-jerk reaction in today’s society is to re-act and jump to action as soon as we see there’s a problem. The trouble is, when we do that, we’re often not dealing with the real problem – just the symptoms – and as a result, we often make things far worse than they already are. In this Leadership180.Net, Ravi Tangri explains the need to slow down our response so we can sense the full scope of the situation and pre-sence what action we really need to take, so we can take wise action raather than just action.

C’è un futuro che sta nascendo che dipende da noi

Il futuro emergente, il futuro che sta nascendo, dipende da noi.

Proseguiamo con le riflessioni riguardo al Leader Consapevole. Quando ci colleghiamo alla realtà più grande, che ci sta intorno, ci rendiamo conto che – sia che noi facciamo qualcosa o che noi non facciamo niente – questa realtà non sta semplicemente seduta e rimane ferma, ma si sta trasformando, sta nascendo, sta emergendo, con noi o senza di noi. Il futuro emergente, il futuro che sta nascendo, dipende da noi.

c'è un futuro che sta nascendo che dipende da noi

Allora, se facciamo a livello individuale, che tradotto in parole spicciole significa poi fare  in prima persona, allora una volta fatto il passo della responsabilità incondizionata, ci rendiamo conto che questo futuro che sta emergendo dipende da noi. In quel momento si crea una certa connessione tra noi e questo futuro.

Quello che succede in quel momento è che la tua non è più una partecipazione passiva, ma diventa una tua partecipazione attiva.

Ma non è così semplice come sembra: forse è più preciso dire che c’è un potenziale per questa connessione tra te e il futuro che sta emergendo, se scegli di accedere a questo potenziale.

Collegarsi al futuro significa collegarsi al potenziale. Che sia il potenziale, il futuro a livello collettivo, di un territorio o di un’organizzazione o a livello personale non cambia la sostanza.

La frase che ne esce fuori è: io posso fare qualcosa per ciò che sta nascendo. Tu puoi fare qualcosa per ciò che sta nascendo.

Dalla passività si entra nella partecipazione attiva; anche se all’inizio questa partecipazione attiva è una potenziale connessione. Ma è il primo passo.

Qual è l’esperienza personale che fai in questi momenti a livello psicologico?

Incontri quella parte di te che ti porta e ti guida verso il futuro, verso il tuo futuro, e verso un mondo che può diventare realtà con la tua vita.

Il passo che fai è quella di smettere di reagire al passato e ti apri al futuro. Ti apri al tuo futuro come persona, ti apri al tuo futuro come organizzazione, ti apri al tuo futuro come territorio, ti apri al tuo futuro come mondo.

Quando fai questo passo interiore, di aprirti al tuo futuro, parliamo di “momento generativo

apriti in modo attivo al futuro

(Vedi qui i dettagli degli incontri di Leader Consapevole a Tropea)

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i primi passi per costruire un risultato significativo dal punto di vista della collettività

informazioni sugli incontri di Leader Consapevole a Tropea

I primi passi per costruire un risultato significativo dal punto di vista della collettività

Questo post è uno degli stimoli di riflessione che proponiamo in vista degli incontri di Leader Consapevole (il prossimo il 24 maggio a Tropea; leggi i dettagli degli incontri per iscriverti), un’esperienza di crescita dove ci concentreremo soprattutto sulla pratica e sull’applicazione.

Fred Kofman nel suo libro Business Consapevole dimostra che un’organizzazione veramente consapevole si costruisce partendo  dall’aspetto più importante: “l’impegno a costruire una visione che vada oltre la dimensione strettamente individualistica e che sia in grado di unire le persone in un comune sforzo diretto a un risultato veramente significativo dal punto di vista della collettività“.

barca a vela - sforzo comuneMa come emerge questo sforzo? Lo si può creare? Se vogliamo davvero arrivare a un risultato significativo dal punto di vista della collettività, non possiamo tralasciare questo punto: Costruire l’impegno delle persone. Fare sì che le persone si impegnino.

“Tale impegno si costruisce facendo sì che le persone siano disposte ad assumersi un’incondizionata responsabilità per la loro situazione e per il modo in cui reagiscono a essa”, dice Fred Kofman.

responsabilità incondizionata personale per il risultato collettivo

Dobbiamo quindi decidere se per noi è più importante continuare a far finta di sapere già tutto o decidere di aprirci e imparare.

Ma se decidiamo di aprirci e di imparare ci sono delle conseguenze e succedono delle cose di cui dovremmo tenere conto.

“Se decidiamo di imparare, potremmo trovarci esposti alla sensazione imbarazzante di incompetenza e vulnerabilità per il fatto che ci accorgiamo di avere bisogno uno dell’altro. Iniziamo quindi a vedere il lavoro di ogni giorno come un continuo processo di apprendimento reciproco, dove ciò che impariamo dipende dalla qualità dei nostri rapporti, perchè in realtà il lavoro comune finisce per incentrarsi su come ci parliamo, ci relazioniamo e ci impegniamo reciprocamente e per i nostri obiettivi comuni”.

(continua)

Riferimenti bibliografici:

Fred Kofman, 2010, Business Consapevole – Come creare ricchezza dai valori. Edizioni il Punto d’Incontro.

Peter Senge, 2010, Prefazione a Business Consapevole di Fred Kofman. Edizioni il Punto d’Incontro.

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Le informazioni sugli incontri di Leader Consapevole a Tropea

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Perchè partecipare
Anche se molti concordano con l’osservazione di Einstein che “i problemi non possono essere risolti con lo stesso livello di coscienza che li ha creati”, la questione chiave rimane come realizzare un tale cambiamento.

 Che cosa
I nostri incontri ti invitano ad esplorare lo strumento più forte che c’è della leadership: te stesso. Cerca dentro, dentro te stesso. Gestisci le Tue Emozioni, Esplora i Tuoi Pensieri, Pratica la Mindfulness, Agisci dal tuo Io Autentico. Questa è la Pratica di Leadership Consapevole.

Per chi
La leadership consapevole è una tappa obbligata per tutti coloro che sono interessati al futuro emergente della società, in particolar modo della leadership nella teoria e nella pratica.

«Il fattore limitante per la trasformazione non è una mancanza di visioni o di idee, ma un’incapacità a percepire in modo profondo il mondo intorno a noi e dentro di noi». (Otto Scharmer)

Vivere in modo consapevole vuole dire essere aperti a valutare in maniera appropriata le circostanze e a decidere come rispondere ad esse in maniera da onorare i nostri bisogni, i nostri valori e i nostri obiettivi.
Mancanza di consapevolezza significa vivere immersi in un sonno costante, pesantemente condizionati dagli istinti e dalle abitudini.

Obiettivi di apprendimento
Nel corso di una immersione che dura 12 ore (4 ore per ognuno dei tre incontri), ti eserciterai a metterti in gioco in prima persona per quanto riguarda:

  • Rivolgere la tua attenzione in modo consapevole al mondo dentro di te
  • Ricercare la tua strada,  “the pathless path”, senza sentiero
  • Incontrare il silenzio dentro di te
  • Sentire la tua voce e esprimere la tua voce
  • Il potere della tua libertà nel rispondere agli eventi
  • Onorare le tue emozioni e i tuoi bisogni senza soffocarli
  • Esplorare i tuoi modelli mentali
  • La tua capacità di comunicare
  • La tua abilità a instaurare rapporti costruttivi

Risultati specifici
Grazie a questa esperienza di pratica consapevole potrai:

  • Sviluppare una maggiore comprensione delle dinamiche personali, interpersonali e organizzative
  • Sviluppare una maggiore comprensione dei tuoi schemi di comportamento
  • Migliorare l’Engagement e la motivazione dei tuoi collaboratori
  • Crescere come leader dal punto di vista umano
  • Ridefinire i processi Human Resources da una prospettiva di leader consapevole
  • Incrementare il capitale sociale della tua organizzazione in modo determinante.

Contenuti e conoscenze
Durante i tre incontri tratteremo i risultati delle ricerche più avanzate, casi di studio, interventi, e modelli teorici. (vedi anche sotto bibliografia)

Metodologia usata
I tre incontri saranno altamente interattivi con molto apprendimento esperienziale e molte opportunità di collegare l’apprendimento alla tua specifica situazione. Vi saranno momenti di Mindfulness (ascolto di musica classica, meditazione con il respiro, e momenti di “solo in natura”).

Data incontri: Giovedì, 24 maggio, 31 maggio, 14 giugno 2012

Durata e orario: 3 incontri, 16.00-20.00

Sede: a 4 km da Tropea, presso Priscopio di Ciaramiti (Azienda Agricola Priscopio). Come arrivare: informazioni Tel. 349-1963178)

Costi: 100,00 euro/incontro; 250,00 euro i tre incontri

Iscrizione online su http://aurasostenibile.eventbrite.com

Visione dei contenuti  www.aurasostenibile.wordpress.com

Informazioni  aurasostenibile@gmail.com

Facilitatrice:

Elena FranziniDott.ssa Elena Franzini. Elena ha una passione speciale per un cambiamento sostanziale nel modo di essere, sia a livello individuale che a livello collettivo. È un’esperta facilitatrice, formatrice e counsellor specializzata nel sostenere la capacità interiore di consapevolezza per la creazione di azioni innovative in sistemi sociali complessi. È anche thinking partner in processi di cambiamento e di apprendimento organizzativo. Fa parte del Board di SoL Italy, Society for Organizational Learning.

Bibliografia
– Kofman, Fred, 2010, Business Consapevole, come creare ricchezza attraverso i valori. Edizioni Il Punto d’Incontro
–  Scharmer, Otto, 2009, Theory U: Learning From The Future As It Emerges
–  Covey, Stephen R., 2004, L’Ottava Regola, dall’efficacia all’eccellenza. FrancoAngeli Trend

Aura Sostenibile Siamo un NETWORK internazionale di facilitatori e formatori, counsellor e coach, consulenti d’impresa, imprenditori e professionisti, impegnati a sostenere la consapevolezza prima di tutto in noi stessi e nei leader, nella nostra capacità di sperimentare contemporaneamente la realtà esterna e il mondo dentro di noi.

Informazioni    

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L’approccio: un cambiamento profondo individuale e sistemico

Cambiamento profondo:

I cambiamenti a cui siamo chiamati a partecipare sono cambiamenti che avvengono a due livelli intimamente connessi tra loro: il primo è un cambiamento ad un profondo livello personale che tocca il tuo modo di essere, il nucleo più profondo ed autentico della tua personalità; il secondo livello è  un livello collettivo sistemico. Le dimensioni più profonde del cambiamento che porta ad una vera trasformazione (transformational change) rappresentano non tanto ciò che facciamo e come facciamo le cose, anche se il “come” ha la sua importanza, ma la dimensione più profonda del cambiamento tocca il “chi” fa le cose, la dimensione della nostra consapevolezza, cioè la fonte interiore da cui agiamo, sia a livello individuale che a livello collettivo.

Quando andiamo a vedere il “chi” fa le cose tocchiamo le dimensioni più profonde della nostra consapevolezza, sia come individui che come società.

Capacità di Apprendimento: un apprendimento che trasforma

L’apprendimento è un apprendimento integrato dove pensiero e azione sono intimamente connessi. L’apprendimento riguarda come interagiamo nel mondo e quali capacità sviluppiamo dalle nostre interazioni. Ciò che differenzia è la profondità della consapevolezza con cui agiamo e il livello interiore di consapevolezza da cui agiamo.

“Don’t think about it, feel it. The wisdom in your hands is greater than the wisdom of your head will ever be” (non pensarci, sentilo. La saggezza nelle tue mani è molto più grande della saggezza della tua testa) (Dal film La leggenda di Bagger Vance con Robert Redford)

Mentalità nuova

Come è possibile entrare in un mondo nuovo con una mentalità vecchia? Se ripetiamo sempre i nostri vecchi schemi mentali, cosa di nuovo speriamo di costruire? Ed è per questo che il primo passo è quello di rendersi conto dei propri schemi mentali.

Nella Teoria U questo primo passo si chiama: OPEN EYES, APRI GLI OCCHI!